La legge anti-pezzotto è quasi in dirittura d’arrivo e prevede un inasprimento delle pene con multe pesanti e fino a 3 anni di reclusione
La legge anti-pezzotto è quasi in dirittura d’arrivo e prevede un inasprimento delle pene con multe pesanti e fino a 3 anni di reclusione con il disegno di legge anti-pirateria che vuole mettere in difficoltà che gestisce ed utilizza queste attività criminali.
Delle modifiche davvero sostanziali rispetto al passato e metterà alla sbarra chi utilizza le tecnologie per vedere film, serie TV e sport in streaming gratis o pagando l’abbonamento alle numerose IPTV disponibili.
Con la nuova legge le pene saranno severissime, multe salate e blocco dei link quasi in tempo reale. Possiamo riassumere le modifiche con i punti seguenti che vengono modificati rispetto al passato in modo chiaro e netto:
- Blocco dello streaming pirata entro 30 minuti dalla rilevazione
- Multa fino a 15.493 euro
- Fino a 3 anni di reclusione
- Blocco dell’indirizzo IP se non è associato al titolare
L’idea è di mettere in piedi una piattaforma automatizzata e gestista centralmente, e non dai vari provider come avviene adesso, per consentire il blocco dei link e degli IP quasi in tempo reale dopo la segnalazione.
Secondo un recente report di Open, sono oltre 5 milioni gli Italiani che utilizzano il classico pezzotto per vedere i contenuti in streaming, non solo contenuti sportivi ma anche film e serie TV che ad un piccolo prezzo possono vedere davvero tutto.
Questi blocchi sono aggirabili facilmente dai pirati
Come abbiamo avuto modo di leggere nel nostro articolo, NOW craccato. In rete le chiavi DRM per vedere tutto gratis, questi nuovi blocchi non hanno effetto sui nuovi metodi che i pirati stanno adottando per non farsi beccare.
Così sarebbero di fatto impossibili da catturare perché sono decodificati direttamente i flussi dei provider e non quelli distribuiti dai pirati che sono facilmente tracciabili perché inviati da un server e sempre di grandi dati distribuiti, visto che sono dei flussi dati.
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