Lo spyware sviluppato dala società israeliana NSO, spiava persone in tutto il mondo leggendo email, messaggi e immagini ed attiva anche microfono e fotocamera
Fa paura a tutti un nuovo virus informativo, lo spyware Pegasus, che sarebbe stato trovato installato su diversi dispositivi Android ed anche iPhone 12 Pro Max con iOS 14.6, iPhone SE2 con iOS 14.4 e iPhone SE2 con iOS 14.0.1 che avrebbe spiato gente importante in tutto il mondo.
Lo spyware è in circolazione dal 2016, e sfrutta vulnerabilità definite zero-day e da allora ne ha fatta tanta di strada, visto che è stato installato negli smartphone di giornalisti, attivisti e anche capi di stato (come Macron) e la diffusione avverrebbe tramite la ricezione di una mail.
E’ stato il laboratorio di sicurezza di Amnesty International ad esaminare gli smartphone, 37 infetti, di cui 34 iPhone e 3 Android, e degli altri (67) esaminati, sono stati analizzati tentativi di intromissione. Il malware, venduto dall’azienda israeliana Nso, è pericoloso perché riesce ad estrarre dallo smartphone dati sensibili.
Tra le attività fatte dallo spyware Pegasus, troviamo la possibilità di estrarre email, leggere messaggi e immagini e può anche attivare il microfono e la fotocamera degli utenti in qualsiasi momento senza che l’utente se ne accorga. Un potente virus difficile anche da riconoscere e quindi bloccare.
L’indagine è partita dopo che è trapelata online, una lista di 50.000 numeri di persone spiate da Pegasus e tutte appartenenti a persone molto calde del mondo della politica e non. Dietro ci sarebbero numerosi paesi esteri, che hanno acquistato il software e che sarebbero Azerbaijan, Bahrain, Kazakistan, Messico, Marocco, Ruanda, Arabia Saudita, Ungheria, India ed Emirati Arabi Uniti.
Sono 180 giornalisti e 30 capi di stato sorvegliati dallo spyware che aveva già fatto parlare in passato, per una falla nella sicurezza di WhatsApp sviluppata da NSO Group. Tra i giornalisti ci sarebbero volti noti delle reti CNN, New York Times, Wall Street Journal, Financial Times, Voice of America e Al Jazeera e anche di diversi capi di stato come Macron.
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