TikTok e WeChat sono state bannate dagli Stati Uniti. Entro 45 giorni tutte le app indicate non dovranno essere utilizzate negli USA
Trump mette al bando TikTok e WeChat mettendo come priorità la vendita dell’applicazione a Microsoft per salvare il social network musicale. L’ordine esecutivo è di questo inizio di agosto ed entro 45 giorni sarà effettivo, questo vuol dire che entro il 15 settembre le applicazioni indicate non dovranno essere utilizzate su tutto il territorio nazionale con le aziende che non dovranno più avere transazioni con ByteDance, azienda cinese proprietaria di TikTok.
Il blocco è attivo anche verso Tencent, proprietaria di WeChat, e che si aggiungono nella entity list come Huawei e ZTE. Insomma la guerra tecnologica di Trump verso aziende Cinesi è più attiva che mai e non ci sono più carri armati e armi in mezzo, ma le guerre si combattono a suon di bit e blocchi attivi su app, servizi e dispositivi per creare un danno economico alla controparte.
L’ordine esecutivo non è immediato ed entrerà in vigore tra 45 giorni, proprio ai margini della trattativa di vendita di TikTok a Microsoft, giornate in cui dovrebbe concludersi la trattativa che si parla di diversi miliardi di dollari (50). Il blocco delle transazioni con ByteDance e le aziende controllate, servono all’IEEPA (International Emergency Economic Powers Act) e del National Emergencies Act per capire come siano usate le operazioni di TikTok negli Stati Uniti.
TikTok e WeChat fanno compagnia a Huawei e ZTE
La procedura attuata è la stessa già attiva da oltre un anno e mezzo nei confronto di Huawei, ZTE ed altre aziende cinesi, considerate pericolose per la sicurezza nazionale, e che se inserite nella entity list, hanno limitazioni fortissime con gli Stati Uniti e tutte le aziende americane.
Il blocco impone a tutti gli utenti, ben 100 milioni, di non usare l’app TikTok su tutto il territorio nazionale americano, ed agli oltre 3 milioni di utenti che usano WeChat. Le dichiarazioni di Mike Pompeo sono chiare “con le compagnie madri basate in Cina, app come TikTok, WeChat e altre rappresentano importanti minacce ai dati personali dei cittadini americani”.
La risposta di TikTok
Siamo scioccati dal recente Ordine Esecutivo, emesso senza un giusto processo. Per quasi un anno, abbiamo cercato di impegnarci in buona fede con il governo degli Stati Uniti per fornire una soluzione costruttiva alle preoccupazioni che sono state espresse. Ciò che abbiamo riscontrato invece è stato che l’Amministrazione non ha prestato attenzione ai fatti, ha dettato i termini di un accordo senza passare attraverso procedimenti legali standard e ha cercato di inserirsi nelle negoziazioni tra imprese private […]
Non vi è stato, e continua a non esserci, alcun giusto processo o aderenza alla legge. Il testo della decisione indica chiaramente che si è fatto affidamento su “rapporti” senza nome senza citazioni, si teme che l’app “possa essere” utilizzata per campagne di disinformazione senza prove di tali paure.
Questo Ordine Esecutivo rischia di minare la fiducia delle imprese globali nell’impegno degli Stati Uniti per lo Stato di diritto, che è servito da calamita per gli investimenti e ha stimolato decenni di crescita economica americana. E costituisce un precedente pericoloso per il concetto di libera espressione e mercati aperti. Perseguiremo tutti i rimedi a nostra disposizione al fine di garantire che lo stato di diritto non venga scartato e che la nostra azienda e i nostri utenti siano trattati in modo equo, se non dall’Amministrazione, dai tribunali statunitensi».
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