La privacy di ProtonMail è messa in discussione visto che sembrerebbe che venga comunicato l’IP alle autorità
ProtonMail, uno dei servizi mail e VPN più sicuri al mondo visto che usa la crittografia end-to-end, e che impedisce all’azienda stessa di accedere ai dati degli utenti, ha un buco non da poco che mina la Privacy degli utenti tanto decantata, che di fatto permette di consegnare gli indirizzi IP degli utenti alle autorità.
Infatti il servizio super sicuro che fornisce posta elettronica cifrata e una VPN a prova di hacker, ha la sede legale in Svizzera, a Ginevra, e secondo le leggi locali, può fornire gli indirizzi IP degli utenti che usano il proprio servizio. Una vera beffa per chi utilizza questo servizio proprio per essere anonimi.
Infatti se un utente è indagato dalle autorità locali, ProtonMail è autorizzato a fornire gli indirizzi IP sebbene abbia una politica di NO LOG anche sugli indirizzi IP. Questo però potrebbe essere non applicato (i no log) se un utente è indagato, e quindi iniziare il monitoraggio degli indirizzi IP usati per accedere all’account.
Secondo il report sulla trasparenza pubblicato sul sito dell’azienda, se il giudice intima a ProtonMail di monitorare un utente, questo deve farlo e fornire tutte le informazioni utili a tracciarlo l’utente, fornendo gli indirizzi IP da cui si collega. La richiesta può arrivare sia dalle autorità locali che da quelle estere, come ad esempio l’Europol.
Il CEO si è subito espresso evidenziando la differenza tra sicurezza/privacy e anonimato con quest’ultima opzione che si può raggiungere tramite l’utilizzo di ProtonVPN che dunque usato insieme a ProtonMail può assicurare un’adeguata copertura, anche se io non mi fiderei.
Da notare come l’azienda abbia ricevuto ben 700 richieste nel 2020, con gli indirizzi IP forniti alle autorità, che dunque ha permesso di tracciare le attività degli utenti sapendo l’indirizzo IP a cui si collegavano ed usavano i servizi Proton. E voi usante ancora i servizi di Proton?
Lascia un commento