L’Antitrust USA potrebbe costringere Google a vendere Chrome. Ecco l’assurda richiesta per far uscire BigG dal mercato dei browser
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti potrebbe obbligare Google a vendere Chrome. Si non è una storia di fantascienza, ma potrebbe essere la dura realtà che potrebbe concretizzarsi a breve e che potrebbe addirittura stravolgere tutto l’intero ecosistema creato dal gigante americano. Il tutto è partito dopo alcune azioni legali fatte partire da diverse aziende del settore.
Lo scopo delle indagini, che ha portato a mettere sotto l’occhio del ciclone Google, è quello di posizione dominante e con questa mossa dovrebbe porre fine, imponendo di separare la sezione advertisement da quella di sviluppo del browser Chrome che dovrebbero diventare due aziende separate. In pratica Google dovrebbe uscire dal mercato dei browser poiché sono due mercati altamente sovrapponibili.
L’azienda di Mountain View potrebbe in un sol colpo venire smantellata poiché sotto indagine sarebbe l’intera struttura creata da Google che potrebbe cambiare per sempre. Infatti Google (e anche Facebook) è sotto attacco per avere un controllo capillare su tutta la pubblicità online e che grazie al suo browser (diffusissimo) può controllare ogni aspetto.
Google, grazie alla sua posizione dominante, nel mondo dei browser, 60% desktop e 37% mobile (negli Stati Uniti), oltre il 70% della pubblicità online e fornitura in ogni campo con i suoi strumenti gratuiti, ecco che potrebbe veder cadere il suo castello di carte. Questa sua posizione di assoluto domino potrebbe essere smembrata dalla giustizia.
Google aveva annunciato a luglio scorso di eliminare gradualmente i cookie di terze parti da Chrome, e che secondo molti, permetterebbe a Google di non fornire dati corposi alle aziende concorrenti, portando così la cattura di dati dominata direttamente da Google. Come indicato dal report dell’antitrust l’inchiesta è estesa a tutti i competitors nel mondo del digital markets.
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