Se con GPT-3 avete scoperto l’IA di nuova generazione, ecco come è cambiata da GPT-1 a GPT-4 e anche la prossima GPT-5
Quando qualche mese fa OpenAI ha svelato al mondo la nuova versione di GPT-4, dopo i successi della versone GPT-3.5, ecco che il futuro dell’intelligenza artificiale si fa sempre più interessante ma anche pericoloso.
L’evoluzione di GPT è stata impressionante, sebbene con GPT-3 si sia conosciuta la potenza dell’AI, OpenAI è attiva da anni e in questo articolo andremo a vedere l’evoluzione di GPT. Ma iniziamo dall’inizio conoscendo GPT e la sua evoluzione.
Cos’è GPT?
GPT, acronimo di Generative Pre-trained Transformer, è un modello usato per attività di elaborazione del linguaggio naturale, che ha come base dati una enorme quantità di dati presi da ogni fonte possibile, e non solo siti web, ma anche libri, documenti, video e molto altro.
Fornisce risposte alla qualunque proprio scandagliando tutte le sue fonti. GPT in pratica è un modello di addestramento che permette di interagire con gli umani in modo davvero complesso, e fornire risposte in modo preciso e chiaro.
L’evoluzione di ChatGPT da GPT-1 a GPT-5
OpenAI è un’azienda nata nel 2015 e da allora che lavora sull’intelligenza artificiale e GPT, e quindi non è solo a fine 2022, con il debutto di GPT-3 a lavorarci, ma sono anni che è attiva nel settore. Ecco l’evoluzione di GPT dall’inizio guardando anche al futuro.
GPT-1
OpenAI rilascia GPT-1, la prima versione pubblica, nel 2018, e accede a circa 117 milioni di dati tra Common Crawl e BookCorpus. E’ già un linguaggio evoluto, preciso e forbito ma di fatto avendo in pancia una serie limitata di dati, forniva solo testi ripetitivi e non forniva risposte diverse su ogni tema, si fermava a due.
GPT-2
GPT-2 fa un ulteriore salto, passando ad una base dati di oltre 1,5 miliardi di dati su Common Crawl e WebText. Lanciata a fine 2019, il passo è stato enorme, set di risposte più lunghe, variegate e precise, simili a quelle umane. Anche la seconda versione era limitata nel ragionamenti più complessi.
GPT-3
GPT-3 è quella che ci ha fatto conoscere l’AI di oggi, lanciata a metà 2020 e migliorata a metà 2022 con GPT-3.5, è 100 volte più grande di GPT-1 con una base dati di oltre 175 miliardi con l’aggiunta di siti web e Wikipedia tra le fonti.
Ora GPT è in grado di scrivere anche stringhe di codice in vari linguaggi di programmazione, scrivere scene teatrali, generare discorsi complessi anche se ancora le risposte possono essere imprecise ed inappropriate. Con questa versione il mondo inizia ad aver paura dell’AI e è già fonte di preoccupazione.
GPT-4
GPT-4 lanciata a marzo 2023, rappresenta ancora un passo avanti ed ora le fonti sono diverse miliardi, non quantificato, ma la novità più importante è la natura multimodale, che oltre al testo, accetta e genera anche immagini che trasforma in testo per poi elaborarle.
Le risposta di GPT-4 sono davvero chiare, lunghe, professionali, quasi impossibili da capire se sono state scritte da un umano. Insomma una precisione davvero eccellente che mette ancora una volta l’AI al centro di numerose polemiche etiche.
GPT-5
GPT-5 non è stata ancora lanciata ma tra fine 2023 e inizio 2024 potrebbe veder la luce, e visto i presupposti che ci sono con la versione attualmente disponibile potrebbe diventare la sostituta di moltissimi posti di lavoro fatta dagli umani.
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