Il noto gruppo di hacker Cinesi ha trovato un bug nel Secure Enclave, la zona che conserva dati biometrici, numeri di carte di credito e password
La notizie è incredibile, non sarebbe sufficiente un aggiornamento del firmware per chiudere la falla scovata dagli hacker Cinesi in tutti i dispositivi Apple con chip dall’A7 all’A11. Il bug sarebbe molto grave non solo perché rende accessibili tutti i dati super sensibili memorizzati sul dispositivo, ma sopratutto perché non si può sistemare con un aggiornamento software e del firmware.
Il gruppo hacker Pangu team è riuscito (almeno a quanto dicono loro) a violare la cassaforte dei dispositivi Apple, il Secure Enclave, un chip hardware dove sono memorizzati i dati biometrici come Face ID e Touch ID, le password e tutti i numeri di carte di credito. Il bug sarebbe talmente grave che Apple non può sistemarlo in nessun modo poiché è su un difetto di progettazione hardware.
Il team non ha fornito ulteriori dettagli, ma il problema risiederebbe nell’hardware, nello specifico in tutto i chip che vanno dall’A7 fino all’A11, quindi potenzialmente su tutti i dispositivi che partono da iPhone 5s fino al recente iPhone X uscito meno di 2 anni fa.
BUG Secure Enclave: Non si può sistemare
Già da tempo un bug hardware è usato per fare il jailbreak, ma mai fin’ora si era trovato un bug di tale portata che andasse ad intaccare la cassaforte di tutti i dispositivi mobili Apple. All’interno del Secure Enclave (coprocessore di sicurezza) sono custodite in maniera criptata ed è una funzionalità hardware presente su alcune versioni di iPhone, iPad, Mac, Apple TV, Apple Watch e HomePod.
Al momento non ci sono ulteriori informazioni e dettagli, che ovviamente restano segretissime e ristrette all’interno del Pangu team, ma è facile che Apple si sia già mossa per trovarlo e cercare tutti i modi per chiudere il bug anche se non è a livello software.
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