Apple da il via alla rivoluzione ed il divorzio da Intel avviando il processo di migrazione verso i propri processori
Al WWDC 2020, Apple ha annunciato la nuova versione del suo sistema operativo per desktop, macOS 11 Big Sur, che non solo porta una veste grafica tutta nuova, più colorata e armoniosa ma le novità questa volta sono sotto il cofano. Si perché Apple ha progettato il nuovo macOS per supportare i processori che adesso si disegna da sola, abbandonando di fatto Intel nel prossimo futuro, una svolta epocale che potrebbe segnare Intel per sempre.
Le novità sono tantissime dall’interfaccia completamente ridisegnata con nuove icone colorate, c’è il nuovo control center e anche le notifiche sono state migliorate. L’app messaggi è stata potenziata, le Mappe ora non sono seconde a quelle di Google e progettate usando la tecnologia Catalyst. Il browser Safari a detta di Apple è il 50% più veloce di Google Chrome, e poi ci sono i processori Apple.
I nuovi SoC sono basati su ARM, anche se Apple non ha confermato, e sono sin da subito potentissimi, un vero e proprio schiaffo ad Intel, che potrebbe allontanarsi nei prossimi anni dalla casa della mela morsicata. Non si sa molto sui processori disegnati e progettati da Apple anche se ci si aspettano prestazioni da urlo sulle sue macchine che dunque saranno ancor più ottimizzate.
Compatibilità macOS Big Sur
- MacBook 2015 e successivi
- MacBook Air 2013 e successivi
- MacBook Pro fine 2013 e successivi
- Mac Mini 2014 e successivi
- iMac dal 2014 in poi
- iMac Pro 2017 e successivi
- Mac Pro 2013 e successivi
Disponibilità macOS Big Sur
La prima versione beta di macOS Big Sur è già disponibile agli sviluppatori, la beta pubblica lo sarà a luglio, mentre la versione stabile dovrebbe essere fissata per l’autunno 2020. L’aggiornamento come al solito sarà gratuito e disponibile su una varietà di modelli davvero incredibili.
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