Produzione ridotta per i nuovissimi iPhone 13 per via della carenza dei chip necessari per assemblare il nuovo smartphone Apple
Anche i giganti dunque tremano, e la crisi dei semiconduttori al momento non ha una soluzione nel breve periodo, e quindi anche Apple si trova costretta a ridurre la produzione dei nuovi smartphone usciti meno di un mese fa. Non si trovano i componenti necessari per la costruzione e la produzione ne risente anche per un leader del mercato.
L’azienda aveva previsto di produrre 90 milioni di nuovi iPhone negli ultimi tre mesi dell’anno, ma ora sta comunicando ai partner per la produzione che il totale sarà inferiore perché Broadcom e Texas Instruments stanno avendo difficoltà a fornire un sufficiente numero di componenti.
Apple, secondo quanto riportato da Bloomberg, avrebbe tagliato di ben 10 milioni di pezzi la produzione dei nuovi iPhone per difficoltà nel reperire i componenti hardware necessari per la produzione degli stessi. Non è certo una sorpresa che l’approvvigionamento di materie prime stia influendo sulla produzione dei chip ed è colpita anche Apple.
Neanche il tempo di annunciare il calo di produzione sui nuovi iPhone 13, che potrebbe dunque non soddisfare la fame di tecnologia che il mercato richiede al lancio di ogni nuovo iPhone, che il titolo AAPL in borsa ha subito un calo, immediatamente, anche se le smentite e altre voci si sono subito rincorse.
A incidere sul calo degli ordini sulle componenti prodotte da Broadcom e Texas Instruments che ha dunque obbligato Apple a ridurre la produzione stimata da 90 a 80 milioni di terminali fino a fine anno. Texas Instruments produce l’alimentazione degli schermi OLED e Broadcom quella per la connettività wireless.
Dunque se già le consegne dei nuovi iPhone 13 sono slittate a metà novembre, a breve per fare il regalo di Natale, dovremo muoverci, altrimenti rischieremo di non avere i nuovi iPhone per tempo. Insomma anche i ricchi piangono, ed in questi casi neanche i soldi di Apple possono contrastare la crisi dei semiconduttori.
