Consumi di banda alle stelle ma ci sono ancora margini per non collassare. Internet ai tempi del Coronavirus
Durante l’Akamai Edge Live Virtual Summit, sono stati annunciati i dati globali del “consumo della banda di internet” che anche sotto stress per il Coronavirus, ha ancora ampi margini per reggere e non crollare a suon di bit scambiati. E’ Akamai, nota azienda che si occupa di connettività, a pubblicare i dati del consumo globale di internet, che conferma il trend di crescita esponenziale ma che ha margini per non cedere ed offrire la connettività a tutti senza problemi.
La sofferenza della rete è evidente, a marzo 2020 si sono registrati picchi di consumi pari a 167 Terabit/s, il doppio rispetto al 2019, e la parabola crescente non si arresta. La causa è imputabile tutta al Coronavirus, che ha fatto stare in casa tutti, che si sono riversati su internet con ogni dispositivo di sorta, dallo smartphone, tablet, smart TV sui numerosi servizi di streaming.
I picchi si sono sviluppati rispettivamente prima in Cina, poi in Corea del Sud ed Italia, che sono stati in scala l’epicentro della Pandemia. In tutti questi paesi il consumo è aumentato a dismisura, quasi triplicando la media, ma anche in tutto il mondo si sono incrementati i bit scambiati sulla rete.
Traffico Internet durante il Coronavirus: C’è ancora spazio per tutti!!!
La crescita giornaliera è pari al 30%, contro il 3% registrati in media durante tutto l’anno. Le analisi sono state fatte sulle ampie reti gestite da Akamai, che ovviamente ha preso la palla al balzo ed ha analizzato per bene la rete, in modo da capire le potenzialità di internet, e di come può reggere in casi limiti.
L’aumento è iniziato dopo la prima settimana di marzo 2020, ed ovviamente i siti di streaming, videoconferenze, videogiochi, siti di notizie e download di applicazioni hanno avuto un aumento impressionante del traffico eroso su internet.
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