DAZN cambia tutto in corsa: 1 solo dispositivo in contemporanea e non più 2 #DAZNout

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DAZN con un annuncio a sorpresa, fa infuriare tutti, ed in rete è scoppiato già il caso #DAZNout con abbonamenti non rinnovati per il motivo che vi spiegheremo di seguito

AGGIORNAMENTO L’11 novembre, DAZN ha confermato che il doppio dispositivo in contemporanea sarà senza limiti fino a fine stagione e che ha anche detto che ci sono troppi comportamenti scorretti nell’utilizzo del servizio. Quindi al momento il tutto è solo rinviato.


DAZN vuole dare la caccia ai furbetti che hanno fatto l’abbonamento e lo condividono con un’altra persona e lo fa modificando il regolamento definito al punto 9.3 delle condizioni di utilizzo del servizio che appunto parla di condivisione degli account e regole di utilizzo.

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L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio DAZN su un massimo di due (2) dispositivi contemporaneamente. Ai sensi del precedente Articolo 8.1.2, l’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri. Tali dati potranno essere modificati in qualsiasi momento visitando il nostro sito web e cliccando sulla pagina “Il mio Account”.

DAZN dunque ha di fatto modificato i termini di contratto in corso, e così non va bene, per chi ha sottoscritto l’abbonamento sin dai primi giorni a determinate condizioni, forse anche per le regole dettate dalla stessa DAZN che di fatto ha offerto la Serie A ed altri sport al costo di circa 10 euro al mese, 19,90 euro in promozione nei primi mesi del lancio che diviso due utenze fanno poco meno di 10 euro al mese, che diventa un prezzo molto competitivo.

Lo stop della riproduzione contemporanea su DAZN ha scatenato in rete la protesta con l’hashtag #DAZNout che sta scalando le classifiche, con disdette a pioggia di numerosi abbonamenti. Sta di fatto che una modifica in corso potrebbe far infuriare molti, e spingere ad adozioni tecnologiche diverse per vedere della Serie A.

DAZN non è il male, rimpianti SKY e regole non chiare … con qualità del servizio non all’altezza

Ovviamente la polemica è forte, cambiare le regole in corsa non fa bene, al calcio e tutto lo sport e al servizio che sebbene sia rivoluzionario rispetto al passato, non offre una qualità che da anni ci ha abituato SKY con tutto il mondo che ruota attorno alla programmazione dello sport sulla rete concorrente.

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DAZN è titolare esclusivo dei diritti della Serie A di calcio per i prossimi 3 anni, con solo tre partite settimanali trasmesse su SKY, e quindi per i prossimi tre anni avrà il dominio del calcio nostrano a meno di cambiamenti storici e politici che ribaltino la situazione.

Ecco il testo dell’esposto ad AGCOM e Antitrust:

Se sarà confermata la decisione di DAZN di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device, si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora DAZN fa marcia indietro.

Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori.

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