Siti pirati chiusi in 30 minuti, pene più severe e multe salatissime. Ecco cosa prevede la nuova Legge Antipirateria del 2023
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato la nuova Legge Antipirateria. La n.93 del 14 luglio 2023 ed entrata in vigore dall’8 agosto 2023, prevede una normativa per agire quasi in tempo immediato sullo streaming illecito.
Infatti ora l’AGCOM potrà bloccare in solo 30 minuti i siti, e non solo tramite il blocco dei DNS ma anche tramite il blocco del traffico diretto verso gli indirizzi IP. La notifica avverà anche alla European Union Internet Referral Unit dell’Europol.
Come avviene il blocco?
Se per esempio DAZN o Sky o altro emittente, fa una segnalazione su una trasmissione online illecita, sarà l’AGCOM a ordinare a tutti i provider di bloccare il traffico sia DNS che su IP di destinazione e in appena 30 minuti si dovranno attivare per impostare i blocchi richiesti.
In poche parole, se vengono bloccati DNS ed IP, per i pirati sarà molto più difficile sbloccare il tutto in poco tempo, o almeno entro la fine della partita. Ci dovranno essere più server distribuiti e quindi con costi maggiori da sostenere per i pirati.
La nuova Legge Antipirateria riassunta in punti
- Streaming bloccato in 30 minuti
- Non solo blocco DNS ma anche degli IP
- Saranno gli ISP a bloccare tutto il traffico
Cosa rischio se guardo IPTV con la nuova Legge Antipirateria di agosto 2023?
La nuova legge, entrata in vigore ad inizio agosto 2023, prevede l’istituzione di un nuovo reato così descritto “abusivamente esegue la fissazione su supporto digitale audio-video in tutto o in parte di un’opera cinematografica audiovisivo-editoriale, ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione e la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita“.
Chi viene beccato a vedere l’IPTV, ora rischia la reclusione da sei mesi a tre anni e, a seconda dei casi, una multa da 2.582 euro a 15.493 euro. Pene ancora più severe dunque per i pirati del pezzotto.
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