Durante un evento in live streaming su Senato TV, una gestione di bassissimo livello, che ha esposto le password per accedere a Zoom in maniera pubblica, ha dato il via a scene di panico generalizzato con un video hard trasmesso in diretta per 30 secondi
Clamoroso caso di Zoom-bombing in diretta su Senato TV con la password della sessione Zoom che non è stata hackerata, ma è stata pubblicata su Facebook da Maria Laura Mantovani che dunque ha dato il via ad intrusioni esterne che hanno portato a 30 secondi di panico.
Infatti nella videocall dell’evento dei 5 Stelle al Senato, per ben 30 secondi è stato trasmesso un video porno, un hentai giapponese, con scene che potete ben immaginarvi e al posto di parlare di trasparenza nella Pubblica Amministrazione, è stato il palcoscenico dell’incompetenza.
Già durante i primi secondi della diretta, sono entrate diverse persone, forse troppe, ed in pochi secondi l’allegria iniziale si è trasformata in panico, con mezzo minuto di scene hard trasmesse in diretta TV sulla TV ufficiale del Senato. Anche da questo fatto si denota una certa incompetenza nell’utilizzo degli strumenti informatici.
Sin dall’inizio, si è pensato ad un attacco hacker, ma dopo una prima analisi è emerso l’incredibile errore fatto dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani che nel suo Post su Facebook ha inserito tutti i dettagli per connettersi alla call, ID riunione e passcode inclusi. ASSURDO.
Sufficienza nel gestire e diffondere le password di una call riservata su Zoom, incapacità nel gestire gli accessi alla suddetta call, e noi dovremmo fidarci nel lasciare i nostri dati, da quelli sanitari a quelli della pubblica amministrazione o inps, in mano a questa gente che non sa neanche gestire una videocall.
Il famoso Zoom-bombing di cui si è sentito parlare in altri paesi ad all’inizio dell’utilizzo della piattaforma Zoom è diventate realtà anche nel nostro paese ed ha sbeffeggiato niente meno che la TV ufficiale del Senato trasmettendo un video per adulti in mondovisione.
