Aumentate le richieste di dati a Telegram, che risponde con IP e numeri dei telefono degli utenti. Forse Telegram è meno sicuro
Cambio netto in Telegram, dove la tanto pubblicizzata privacy non sembra più essere al centro delle attività dell’app di messaggistica. Lo dimostra uno dei recenti rapporti sulla trasparenza dove Telegram sta aprendo i boccaporti alle richieste fatte dai governi, con un numero molto maggiore di dati forniti.
Infatti la mappa seguente, mostra tutto il globo, con le relative richieste inviate a Telegram dai vari governi di tutto il mondo, con richiede dei dati degli utenti e/o dei canali, e le richieste evase. Questo numero a fine 2024 è aumentato moltissimo.
Ma qual è stato l’evento che ha scaturito questo cambio? Beh, ad agosto 2024, il capo di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato in Francia, e questo ha visto una cambiamento nelle poliche con cui Telegram fornisce i dati degli utenti ai vari governi che ne richiedono.
Basti pensare che le richieste sono più che decuplicate, ed inoltre sono aumentate in percentuale, rispetto alle richieste evase in passato. Infatti se a livello globale le richieste di dati fatte a Telegram dai governi di tutto il mondo non venivano evase se non in singoli casi, ora le richieste evase sono i dati di oltre di 2.000 utenti su poco più di richieste 1.000 fatte in totale, quindi quasi il 50%.
Di fatto Telegram ha fornito indirizzi IP e numeri di telefono di tantissime persone da ottobre ad oggi, come mai fatto in passato. Un cambiamento non da poco che può avere impatti notevoli nel mondo della sicurezza nelle varie app di messaggistica.
La mappa include dati da oltre 80 paesi, mentre altre nazioni non hanno fatto richieste anche se non ufficiali e non condivise e che comunque potrebbero aver richiesto a Telegram i dati degli utenti senza che queste vengano tracciate, quindi potenzialmente le richieste potrebbero essere anche superiori.
