Dite addio al guadagno da pochi spiccioli vendendo gli SMS che non usate. E’ illegale e qualcosa si sta muovendo
E’ una pratica molto diffusa, far usare i propri SMS non utilizzati dal piano tariffario per guadagnare qualcosa utilizzando numerose applicazioni che ci sono in giro. Molti siti poco raccomandabili hanno stilato guide su come guadagnare pochi centesimi o euro al mese, di fatto vendendo i nostri SMS.
Alla fine il giochetto del “cash for SMS” è stato rotto. In rete non è difficile trovare guide scritte da blogger da quattro soldi, che pubblicizzano metodi poco affidabili per mettere in vendita i nostri SMS. Quelli inclusi nel piano tariffario, che per ovvi motivi di evoluzione tecnologica, ormai non utilizziamo più.
E’ AGCOM ha mettere i paletti in queste pratiche diffuse, che vede molte società di fatto comprare gli SMS degli utenti, per poi utilizzarli in diversi modi, inviando anche campagne pubblicitarie di dubbia qualità e anche spam, con il numero dell’utente reale.
Il tutto per guadagnare davvero pochi spiccioli, da circa 50 centesimi a poco più di 2 euro al mese. Al momento i servizi bloccati sono Cash4SMS, SimCash.io, Coinbox e SMSCashback, che compravano dagli utenti i loro SMS che poi utilizzavano per i loro scopi, e non sempre leciti e chiari alla luce del sole.
Guadagnare con gli SMS è illegale
Le criticità emerse sono molte, dalla violazione del contratto tra l’utente e l’operatore telefonico, e anche visto che la responsabilità del contenuto dei messaggi inviati è del titolare del numero di telefono, e non come scritto in alcuni Policy, che è del servizio, ma visto che viene usato il numero dell’utente, è colpa dell’utente che invia l’SMS.
E’ noto che servizi del genere sono monitorati, e spesso bloccati, direttamente dagli operatori telefonici, andando ad inibire la possibilità di inviare SMS in modo continuo. Su alcune numerazioni anche oltre 100 SMS al giorno, che ovviamente permettevano di guadagnare qualche centesimo alle persone, mettendosi in serio pericolo.
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