Arriva la rivoluzione per Facebook e Instagram. O accetti di dare i tuoi dati a loro, oppure paghi 13 euro al mese per avere tutto senza pubblicità
Alla fine è tutto vero, Facebook ed Instagram diventano a pagamento. 12,99 euro al mese se paghi da smartphone (per via dei costi di gestione di Google ed Apple) oppure 9,99 euro al mese se attivi l’abbonamento da desktop.
Questo è il prezzo che Meta, società proprietaria di Facebook e Instagram, ha quantificato per i nostri dati, tra 120 e 156 euro l’anno. Si perché, pagando, non solo si rinuncia alla visione degli annunci pubblicitari, ma anche di evitare di fornire i nostri dati personali per la profilazione.
Una situazione che è sempre stata la normalità per chi utilizza di Social Network, ma che ha visto cambiamenti importanti dopo la normativa europea sulla tutela dei dati personali. Così Facebook e Instagram per tutelarsi, hanno messo un bel paywall per consentire agli utenti di proteggersi, e se vogliono farlo devono pagare, altrimenti “vendono” a Meta i nostri dati.
La modifica è avvenuta il 30 ottobre 2023, ma in questi giorni tutti hanno ricevuto l’avviso sui loro account mostrando le schermate che vedi in questo articolo. O clicchi “Usa senza costi aggiuntivi” e utilizzi Facebook e Instagram gratis oppure un tap su “Abbonati” e paghi.
Facebook e Instagram: Abbonamento o pubblicità personalizzata? Quale scegliere?
Beh, io normalmente per navigare su internet ed utilizzare tutte le app social, utilizzo una VPN, proprio per dare meno dati possibili ad app del genere, ma è vero che la stragrande maggioranza degli utenti usa queste app come passatempo e non per lavoro, ed il prezzo richiesto è davvero alto, forse fatto per obbligare tutti gli utenti a cedere i loro dati.
La domanda fatta ad inizio articolo è abbastanza chiara, io non venderei mai i miei dati per nessuna cifra al mondo ad un colosso che fa dei dati degli utenti un business. Senza dimenticare dati ceduti e rubati ed altre aziende (Cambridge Analytica) e molto altro.
A voi la scelta se pagare per non cedere i vostri dati a Meta, oppure continuare ad utilizzare il servizio gratuitamente, come avete fatto fino ad ora, cedendo sempre i vostri dati a Facebook e Instagram, ma senza sborsare un centesimo.
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