L’Unione Europea ha il suo AI Act. Classificazione in base ai rischi
Sono stati necessari tre giorni di discussioni ma tra il Consiglio e Parlamento europeo si è finalmente raggiunta un’intesa di massima sull’AI Act. E’ un accordo molto importate che getta le basi per la regolamentazione nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Proposta dalla Commissione europea ad aprile 2021, ora si è giunti ad un accordo che si basa sulla Classificazione in base ai rischi e che garantisca che i sistemi di intelligenza artificiale sviluppati ed anche usati in Europa, siano sicuri e rispettosi dei diritti fondamentali dell’umanità e di tutti i cittadini.
AI Act: Classificazione in base ai rischi
La regolamentazione in base al livello di rischio è per dettare regole più stingenti se c’è il rischio di causare danni dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. La prima legislazione al mondo però non è applicata ai sistemi AI militari, difesa, ricerca e innovazione.
Inoltre è vietato l’uso di qualsiasi sistema AI per la classificazione biometrica, il riconoscimento facciale di massa, social scoring, manipolazione del comportamento umano e tanti altri utilizzi dove il rischio è inaccettabile. Ovviamente ci sono delle eccezioni in base agli utilizzi.
- Rischio minimo Trasparenza nell’utilizzo dei dati e tutti devono essere informati sull’utilizzo di sistemi AI e che quello che stanno vedendo o leggendo è stato generato dall’intelligenza artificiale.
- Rischio medio Apparecchiature e sistemi che elaborano una grande quantità di dati, sempre in forma anonima e che deve essere chiaro il loro utilizzo.
- Rischio alto I sistemi IA ad alto rischio, come quelli in infrastrutture critiche o dispositivi medici, devono avere una documentazione dettagliata, valutazione di impatto, oltre che supervisione umana e alto livello di sicurezza e accuratezza.
AI Act: Sanzioni
C’è anche il paragrafo delle sanzioni, dove l’AI Act prevede 35 milioni di euro di multa o il 7% delle entrate globali annuali se si usano sistemi vietati. 15 milioni di euro o il 3% del fatturato per violazioni degli obblighi ed infine 7,5 milioni o l’1,5% per la comunicazione di informazioni errate.
Cos’è l’AI Act?
L’AI Act è una regolamentazione dell’intelligenza artificiale, detta in parole semplici, e sebbene l’intesa di massima tra diversi paesi è molto forte, ancora non si è arrivati al dunque. I colloqui sono intenti, ma al momento solo Italia, Francia e Germania hanno trovato un’intesa di massima.
L’accordo di base ha come fondamenta una regolamentazione che metta chiaramente nero su bianco un codici di condotta di cosa e potrà fare e cosa non potrà fare l’Intelligenza Artificiale applicando la regolamentazione in base ai modelli di IA generativa, alla sua dimensione e potenza del modello.
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