Zigbee w Z-Wave sono i due standard utilizzati per connettere i dispositivi in casa. Scopriamo differenze, vantaggi e svantaggi
Si sente sempre di più parlare di domotica e sia che siate novizi che gente esperta, avrete notato che tutti i dispositivi per il controllo delle apparecchiature domestiche si devono collegare ad una rete senza fili Wi-Fi. I router che siamo abituati a conoscere non sono in grado di gestire decine e decine di dispositivi connessi ed ecco che sono nati protocolli di comunicazioni specifici.
Se smartphone, tablet, smart TV e computer usando il Wi-fi diretto per comunicare con internet, nel mondo della domotica si parla di protocolli Zigbee e ZWave che da diversi anni si contendono lo scettro come miglior protocollo per connettere casa con migliaia di dispositivi per creare una casa intelligente.
I due protocolli da tempo sono in lotta tra di loro, ma c’è chi ha già il suo vincitore e siccome sono entrambi molto diversi tra loro, il pubblico ne ha già decretato il vincitore o meglio forse potrebbero essere entrambi in base agli utilizzi. Andiamo a scoprire Zigbee e Z-wave per capire tutte le differenze e quale conviene usare.
Protocollo aperto e chiuso (VINCE ZIGBEE)
La differenza sostanziale tra Zigbee e Z-wave è che lo Zigbee è un protocollo aperto e che è indipendente dal chip usato poichè è uno standard aperto e che può essere standardizzato facilmente. Questo si è un valore aggiunto per la compatibilità ma può anche presentare problemi di uniformità di funzionamento, visto che i produttori possono modificare alcuni aspetti e mettere in crisi i software di gestione.
Per farvi capire meglio, i noti accessori Philips Hue, usano Zigbee, e sebbene funzionino con diverse app di terze parti, per sfruttarle al massimo dovete usare il gateway Philips che si occupa anche di aggiornare il firmware delle stesse, cosa non possibile con software terzi. E’ anche il caso di Aqara e Xiaomi con Zigbee.
Passando a Z-wave, è uno standard chiuso, e il produttore del chip è Silicon Labs che permette di avere un protocollo stabile e poco modificabile. Tutti i prodotti che usano questo protocollo possono parlare tra di loro. Allo stesso tempo, però i produttori non aprono le porte a dispositivi esterni, quindi o comprate tutto della stessa marca, oppure comprate tanti gateway quanti sono i prodotti di marche diverse installate a casa vostra.
I prodotti che usano Z-wave sono meno di 2.000 contro le decine di migliaia che usano Zigbee, ed è proprio su questo nodo che si gioca la vittoria. Zigbee è molto più diffuso, flessibile ma con qualche problema in più per sfruttare tutte le funzioni, mentre Z-wave è limitato nell’espansione con altri dispositivi.
Distanze e distribuzione in casa (PAREGGIO)
Entrambi i protocolli Zigbee e Zwave a differenza delle reti Wi-Fi, creano una rete di tipo MESH. Le normali reti senza fili, usano dei normali segnali per diffondere internet negli ambienti, mentre le reti mesh usano una configurazione a stella, dove il router fornisce internet e i vari router “mesh” forniscono la connettività a tutti i dispositivi regolandone l’accesso alla rete alle migliori condizioni possibili.
Questo vuol dire che la connettività offerte dal Wi-Fi può inficiare sulla connettività alle reti dei vari dispositivi domotici, visto che più lontani sono dal router, più saranno lenti. Se invece avete una rete mesh, la copertura sarà assicurata ovunque.
Sia Zigbee che Z-wave sono nati per creare una rete mesh, così che possano dare supporto ai dispositivi vicini in modo che siano sempre connessi alla rete. La frequenza utilizzata è molto importante, poiché la penetrazione negli ostacoli (muro, porte, persone, …) varia molto.
Zigbee usa la frequenza dei 2.4 GHz e Z-wave sui 900 MHz con il primo che ha meno penetrazione tra le pareti domestiche, mentre il secondo ci passa senza problemi. Tutto questo si traduce in una copertura di Zigbee tra 10-15 metri mentre Z-wave fino a 30 metri.
Interferenze (VINCE Z-WAVE)
Z-wave è meno soggetto alle interferenze in quanto opera su una frequenza libera, mentre Zigbee subisce le influenze del Wi-fi, poiché viaggia sulla stessa frequenza e quindi è più instabile. Entrambi sono molto stabili in case di piccole dimensioni, un piano e meno di 150m2 circa, ma su grandi superfici è consigliabile l’uso di una rete mesh per entrambi.
Consumo batteria (VINCE ZIGBEE)
Zigbee consuma molto meno energia di Z-wave. Il consumo di Z-wave è quasi doppio rispetto a Zigbee e questo incide parecchio se dovete installare dispositivi a batteria, dove quest’ultima durerò molto di più rispetto ad un dispositivo che usa Z-wave.
Prodotti comprati all’estero: Occhio alla frequenza (VINCE ZIGBEE)
Se la frequenza di funzionamento di 2.4 GHz di Zigbee è universale (poiché usata per il Wi-fi), per chi acquista prodotti Z-wave dovrà stare attendo alla frequenza impostata che varia in base al paese di provenienza e che vi riassumo nell’elenco seguente:
- Europa e Guaiana Francese: 868.40, 868.42, 869.85
- China, Singapore, Sudafrica: 868.4
- Australia, Nuova Zelanda, Malesia: 921.4 ; 919.8
- Hong Kong: 919.8
- India: 865.2
- Russia: 869
- USA, Canada, Argentina, Guatemala, The Bahamas, Jamaica, Barbados, Mexico, Bermuda, Nicaragua, Bolivia, Panama, British Virgin Islands, Suriname, Cayman Islands, Trinidad & Tobago, Colombia, Turks & Caicos, Ecuador, Uruguay: 908.4 ; 908.42 ; 916
- Israele: 916
- Giappone e Taiwan: 922 – 926
Consigli finali
Vista la diffusione del protocollo Zigbee con tutti i benefici che ne porta, è meglio scegliere dispositivi connessi che usano questo protocollo, e sono la maggior parte. Se avete una casa piccola, è quello di abbinare al classico gateway come quello di Philips Hue per l’illuminazione, quello per gestire le tapparelle e molto altro.
Se la casa è media o grande, è meglio fare un mix usando opportuni hub o gateway che sono in grado di gestire entrambi i protocolli, installando una periferica Zigbee alimentata in ogni stanza o una alimentata Z-wave ogni 2-3 stanze ed abbinare per l’illuminazione le lampade Philips Hue o Tadfri di Ikea con i dispositivi Amazon Echo per controllare il tutto con la voce.
Valutate anche se inserire oggetti che controllano anche Bluetooth, Radiofrequenza e IR per tenere davvero sotto controllo tutte le stanze di casa e tutti i dispositivi inseriti, anche quelli che non sono smart e possono esserlo spendendo un po di soldini.
Se avete domande commentate l’articolo e vi risponderemo.
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