Nuovo metodo, questo è davvero folle, per installare le Google Apps su Huawei Mate 30 Pro tramite macchina virtuale
Il Huawei Mate 30 Pro è senza dubbio uno dei migliori smartphone in commercio, ma l’assenza dei servizi Google, delle app come Play Store, Maps ed altri come i servizi basici per funzionare in modo corretto legandosi alle app Google, è davvero una grave mancanza che sta minando il successo di questo dispositivo.
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La community si sta adoperando per elaborare un metodo per facilitare l’installazione delle Google Apps con procedure più o meno automatizzate. In principio fu il sito cinese lzplay.net, che è stato dichiarato insicuro e con problemi di sicurezza per i dati memorizzati sullo smartphone e poi è stato il turno del firmware flashato sul Mate 30 Pro con le app Google già installate, ed anche qui un problema di sicurezza incredibile.
Dopo le prime falle aperte e chiuse, non sappiamo se volontariamente o involontariamente da Google e Huawei, spunta in rete un nuovo modo per installare le Google Apps come Play Store, GMail, Maps, Kepp ed altre su Mate 30 Pro con una nuova procedura che però non è complicata ma limita le prestazioni del dispositivo.
I nuovi Huawei Mate 30 Pro non hanno accesso alle Google Apps ed anche a tutti i servizi Google a causa del ban USA. Quindi sui Mate 30 non vedremo il Play Store installato per poter installare le altre app e tutte le app di Google come ad esempio GMail o Maps ma i metodi per installarle non mancano, ecco il terzo a distanza di poche settimane dall’ultimo distribuito.
Come installare le Google Apps, Play Store e Play Services su smartphone Huawei Mate 30 Pro [nuovo metodo 18 ottobre 2019]
Il nuovo metodo, sebbene sia molto meno rischioso, tramite l’utilizzo della VMOS, Virtual Machine Operating System, di usare le Google Apps tramite macchina virtuale con il sistema originale che fa da host. In pratica si installa una macchina virtuale sullo smartphone, da dove utilizzare le Google Apps in tutta libertà.
Tra i lati negativi troviamo una estrema lentezza del dispositivo, poiché la macchina virtuale appesantisce il sistema, e anche non potrete usare Google Pay o avviare la riproduzione di Netflix dalla macchina virtuale, ma potremo anche ottenere i permessi di ROOT ed usare il framwork Xposed.
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