Nessun distanziamento sociale in aereo ma rispetto delle regole in aeroporto (ma con disattenzione). Possono bastare?
In questi giorni ho ripreso a volare e come hai vecchi tempi tra compagnie low cost, nazionali e più affidabili con voli seppur in numero limitato rispetto al periodo pre-covid, sono rientrato nella vita di tutti i giorni con voli continui con cadenza mensile. Sicuramente il mondo è cambiato ed anche volare per raggiungere la propria meta in poco tempo è più difficile, costoso e con pericoli dietro l’angolo.
Sono seduto su un volo nazionale di una compagnia spagnola, tutto pieno, nessun posto libero (forse al massimo 2 o 3 in tutto l’aereo), certo le mascherine non mancano, e le hostess ti riprendono quasi subito se la togli, ma qualcosa non torna. Troppe cose che non vanno e che cercherò di raccontarvi nel mio editoriale, scritto live mentre ero in volo, direttamente dallo smartphone (perdonatemi qualche errore).
Percorsi guidati, plexiglass ovunque, pallini rossi (o blu) attaccati per terra e linee di separazione non bastano per segnare il distanziamento sociale di 1 metro, siamo troppo vicini e se provo a prendere le distanze dalla persona davanti a me, vengo subito tamponato dal mio vicino. Al momento dall’arrivo in aeroporto un solo controllo, con il termo scanner fatto poco prima di entrare e poi zero assoluto.
Distanti … ma vicini e indistruttibili
Distanti, ma vicini, la soglia di attenzione si abbassa man mano che passano i minuti, fuori dall’aeroporto lontanissimi, ai controlli vicini, al gate qualcuno seduto anche sui posti segnati come non utilizzabili. Le mascherine le indossano quasi tutti, la pecora nera, l’indistruttibile e quello che non si ammalerà (lo dice lui/lei) c’è sempre ma alla fine tutte queste regole rispettate a metà vengono meno proprio in aereo.
Distanziamento a bordo: Impossibile
Niente bagagli a mano, l’ho imbarcato al check-in, come da normativa, ma il distanziamento sociale a bordo è impossibile, un aereo non può viaggiare a mezzo carico, i biglietti costerebbero troppo. È così che una serie di norme rispettate (non da tutti) vengono annientate a bordo, tutti attaccati come se niente fosse mai accaduto.
Ho vicino a me due persone in età molto adulta, sulla 70.ina e oltre (quelli più a rischio) e dal lato del corridoio una ragazza sui 25 anni. L’aereo è pieno di gente, tutti seduti ai propri posti anche se con la mascherina, ma tra qualcuno che starnutisce (impossibile da impedire), sbadigli, tosse e altro il contagio è dietro l’angolo. Così non si può volare e la mascherina, tenerla anche per 1 ora di volo è difficilissimo.
Io sono negativo … ma non immune
Io sono negativo, sierologico quasi pulito, ho visto il covid passate dentro di me senza alcun effetto, valori IgG bassissimi ben al di sotto della soglia, e quindi sono pulito, ma non immune. Non ho paura ma voglio proteggermi e questo volo, con diverse persone non più tanto giovani possono diventare un covo di qualcosa, boh sarò io, però così non si può andare avanti, vaccino subito altrimenti se abbassiamo la guardia rischiamo un nuovo tracollo, e le premesse ci sono tutte.
Atterrati e i primi già si “sbragano”
Si scende solo dalla porta anteriore 3 file per volta, in modo ordinato e poi quando è disponibile anche la porta posteriore, sempre 3 file per volta, in modo ordinato, senza accedere alle cappelliere, vuote perché i bagagli sono stati imbarcati.
In fila indiana per i controlli con i termo-scanner, operazione rapida ma tutti ammassati per la mancanza di indicazioni non appena atterrati. Uno per volte in attesa che venga misurata la temperatura a tutti gli oltre 150 passeggeri del volo, nessuno mi ha controllato la tanto richiesta autocertificazione per arrivare in Sardegna, mail mai aperta e QR Code mai scansionato ed io alla fine sono un turista, sebbene raggiungessi mia moglie (Sarda).
Arrivano i bagagli, che al mio tre si scateni il contagio
Si passa al ritiro bagagli dove nessuno tiene le distanze, tutti vicini, ormai la soglia di sopportazione, quasi 3 ore tra attesa, imbarco, volo e ritiro bagagli ha abbassato o azzerato la soglia di sopportazione, giù molte mascherina, viscini viscini senza alcuna paura con i più temerari anche senza mascherina e sempre attaccati rigorosamente a meno di 1 metro.
Ormai abbiamo finito, sono fuori dall’aeroporto e il famoso questionario per entrare in Sardegna nessuno me l’ha chiesto ed è ancora piegato in tasca senza che nessuno me l’abbia mai controllato o scansionato. Un’esperienza, quella della Pandemia, che anche con le migliaia di morti accertate e milioni di morti, non ha messo paura alla stupidità umana.
Tutto fumo e niente arrosto, a buon contagio.
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