Intel Goldmont è stato bucato ed ora l’azienda americana potrebbe essere in serio pericolo sicurezza
E’ stata trovata la chiave dell’architettura Goldmont di Intel da alcuni ricercatori, Maxim Goryachy, Dmitry Sklyarov e Mark Ermolov, che lavorano nel team Positive Technologies. La chiave è utilizzata per decriptare le patch di sicurezza rilasciate da Intel che dunque mette a rischio tutti i dispositivi basati su questa architettura, che dunque può potenzialmente essere bucata, ma capiamo meglio cosa vuol dire.
Infatti proprio per l’utilizzo di questa chiave, Intel, puntava a migliorare la sicurezza e rendere inaccessibile la visione delle patch di sicurezza memorizzate sul chip. Questo metodo permette di rendere più difficoltoso il lavoro degli hacker nel bucare i loro chip sfruttando falle non presenti ed aggiornate sui suoi chip con architettura Goldmont.
La chiave è usata su tutti i processore Celeron, Pentium e Atom basati sull’architettura Goldmont e quindi malintenzionati potrebbero capire fino a che patch di sicurezza sono aggiornati ed eventualmente alternarle. Sebbene la falla sia molto grave è da notare come servirebbe un accesso diretto alla macchina perché non è possibile aggirare il problema con un attacco da remoto.
Intel è a conoscenza del problema, ma purtroppo una volta scoperta la chiave non è possibile aggiornare immediatamente il chip ma bisogna riprogettare l’architettura per nascondere la chiave in un alto posto nel SoC. E’ sicuramente una falla grave che però non sembra minimamente preoccupare Intel che ha minimizzato l’accaduto definendo il problema come difficile da eseguire.
Al momento non è possibile aggirare il problema per l’utente se Intel non distribuisce un aggiornamento che alzi i paletti agli hacker, ma siccome sarebbe troppo invasivo e problematico, è molto probabile che i vecchi SoC restino così come sono ed i nuovi vengano immessi in commercio con le patch inserite. Non sappiamo se e quando Intel decida di aggiornare i SoC colpiti.
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