No, Telegram non smetterà di funzionare

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Telegram, anche con la guerra in pieno svolgimento, non smetterà di funzionare perché i server non sono solo in Russia

Telegram è un’applicazione creata da Pavel Durov, imprenditore Russo, e da sempre la stessa applicazione di messaggistica è vantata come app più sicura in circolazione anche se in molti hanno smentito a più riprese questa caratteristica, potrebbe smettere di funzionare … ma anche no.

La guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina sta portando ad una serie di sanzioni contro la Russia che potrebbero colpire non solo banche, trasporti, finanza e comparto energetico ma anche servizi ed applicazioni russe, come appunto Telegram ed altre app russe.

In questi giorni, più che mai in altri periodi conosciuti, Telegram è andato più volte down e per molti è stato impossibile inviare e ricevere messaggi, documenti e chiamate sia solo audio che video. Questo per molti è stato visto come un legame diretto con la guerra in atto della Russia contro Ucraina.

Dovete sapere che non c’è nessun collegamento con i disservizi sporadici di Telegram di questi giorni nel conflitto tra Russia ed Ucraina, ma solo, come confermato da Durov direttamente sul proprio canale Telegram, il carico di lavoro dei server europei in questi giorni è stato messo incredibilmente sotto stress.

Forse per via delle tante registrazioni per organizzare la difensiva da parte della popolazione o gli stessi attacchi (ma ne dubito). Tanti nuovi utenti e soprattutto messaggi scambiati hanno messo in crisi un pochino la struttura dei server europei di Telegram, che però si è subito ripresa.

Breve storia di Telegram e la Russia: Non è tutto rose e fiori

Telegram, applicazione di fatto Russa, è stata bandita nella stessa Russia ad aprile 2018, perché si è rifiutata di collaborare con il governo, che aveva chiesto la consegna delle chiavi di crittografia usate nelle chat. A giugno 2019 è stato rimosso il blocco, dopo che Telegram ha accettato di aiutare la Russia (e tutto il mondo) nella lotta all’estremismo.

Quindi alla fine dei conti Telegram non è che sia visto di buon occhio neanche nella Russia stessa, visto che non ha il pieno controllo. La Russia vuole ed ha sempre il controllo totale di internet su tutta la popolazione Russa e Telegram può essere usato contro il governo, ecco perché non è proprio un’app accettata al 100%.

No, Telegram non smetterà di funzionare

Telegram da sempre vanta la sua sicurezza e la privacy, ma il fatto di usare un protocollo per criptare le chat proprietario, e non standard fa si che in un qualche modo, i dipendenti di Telegram possano comunque decifrare le chat che vengono scambiate su Telegram.

Detto questo, Telegram non smetterà di funzionare nel resto del mondo se la Russia dovesse essere bandita da tutto, ma vista la struttura di server. Questo anche perché Telegram è gestito da Telegram LLC, una società a responsabilità limitata con sede a Dubai, fondata dall’imprenditore russo Pavel Durov.

Inoltre i server di Telegram sono presenti in tutto il mondo, e non solo in Russia, quindi a meno di problemi di stress della rete dovuta all’intenso utilizzo dell’applicazione Telegram, con down sporadici, l’applicazione ed i servizi di Telegram continueranno a funzionare.

Quello che potrebbe accadere su Telegram, è la chiusura di moltissimi canali, gruppi e smettere di funzionare BOT che sono legati a Russi ma poco altro. Di fatto Telegram a meno di decisioni della stessa azienda, continuerà a funzionare senza problemi anche se si inaspriranno le sanzioni contro la Russia

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