Trump ha inserito nella blacklist anche Xiaomi con un colpo di coda alla fine del suo mandato e a pochi giorni dall’insediamento di Biden
Oggi l’amministrazione Trump ha aggiunto Xiaomi a una blacklist riservata alle aziende con presunti legami con l’esercito cinese. Con la mossa di oggi, gli investitori con sede negli Stati Uniti dovranno rimuovere tutti i rapporti con la società cinese e sebbene non sia la Entity List dove è finita Huawei, potrebbe non essere una buona notizie per il produttore Cinese.
Secondo Reuters, l’amministrazione Trump negli Stati Uniti ha aggiunto il 14 gennaio 2021 ben 9 società cinesi in una lista nera. Tra queste nove società c’è il produttore cinese di smartphone Xiaomi e per fare chiarezza, non è la stessa lista dove è finita Huawei dal 2019, ma questo potrebbe portare a notevoli problemi in un futuro non troppo lontano.
Questo elenco è correlato specificamente ai collegamenti con l’esercito cinese. Apparentemente, l’amministrazione Trump ritiene che i legami di Xiaomi con i militari siano abbastanza stretti da rappresentare una potenziale minaccia per gli Stati Uniti e quindi l’inserimento in questa lista nera di fatto raffredderebbe i rapporti tra Xiaomi e le aziende americane.
Questa lista nera esiste dal 1999, ma tuttavia ora è più stringente, visto che Trump con un ordine esecutivo ha vietato agli investitori statunitensi di investire nelle società inserite nella lista nera. Con il nome di Xiaomi aggiunto alla lista nera, le cose si sono fatte difficili per il colosso Cinese che sta conquistando tutto il mondo con i suoi ottimi dispositivi.
Al momento non abbiamo comunicati ufficiali se non la fonte di un illustre ed affidato giornale che ha riportato la notizia come ufficiale e che metterebbe in seri guai Xiaomi. Se riceveremo novità sulla vicenda, provvederemo ad aggiornare l’articolo con le nuove informazioni raccolte in modo ufficiale e non così da sapere che fine farà Xiaomi.
