13.500 smartphone VIVO con lo stesso IMEI: E’ mistero clonazione

IMEI

In India un poliziotto ha scovato una misteriosa clonazione di codici IMEI di migliaia di smartphone

In India un poliziotto ha scoperto oltre 13.000 smartphone Vivo clonati che riportavano tutti lo stesso codici IMEI. L’IMEI, acronimo di International Mobile Equipment Identity, è un codice univoco per ogni dispositivi che è in grado di connettersi alla rete dati cellulare, una sorta di impronta digitale del dispositivo e dunque non esistono due IMEI identici e dunque come sia possibile che lo stesso codice sia finito su migliaia di smartphone?

Il caso è partito tutto da un poliziotto indiano che ha deciso di indagare come mai il suo smartphone Vivo avesse continui problemi di ricezione ed ha affidato il suo caso al reparto interno dedicato al cyber crimine che ha fatto l’incredibile scoperta. Per la precisione, 13.557 smartphone marchiati Vivo con lo stesso ed identico codice IMEI e che ovviamente hanno creato non pochi problemi di connettività.

Meerut, questo è il nome dell’agente che si è insospettito dei continui problemi di ricezione del suo dispositivo e dopo un’analisi approfondita dei tecnici, si è venuti a conoscenza che sulla rete cellulare erano presenti migliaia di cellulari, tutti con lo stesso codice IMEI.

Meerut, questo è il nome dell’agente che si è insospettito dei continui problemi di ricezione del suo dispositivo e dopo un’analisi approfondita dei tecnici, si è venuti a conoscenza che sulla rete cellulare erano presenti migliaia di cellulari, tutti con lo stesso codice IMEI.

Sebbene VIVO non sia accusata di clonazione, è sotto la lente di ingrandimento per diverse falle di sicurezza dei suoi dispositivi che sarebbero facilmente violabili. Ora con i migliaia di smartphone clonati potrebbe davvero essere una nuova sferzata per migliorare la sicurezza nei suoi dispositivi una volta per tutti.

Già nel 2019, VIVO era finita sotto inchiesta perché ben 50.000 suoi dispositivi erano stati clonati, e le indagini avevano portato ad alcuni centri di riparazione che praticavano modalità non ufficiali per rimuovere dalle black list smartphone bloccati o rubati.

Ora altri 13.500 smartphone, sempre di VIVO con lo stesso problema, forse i problemi di sicurezza devono essere risolti una volta per tutti. Sappiamo che questa sia una pratica molto diffusa per rimettere in commercio smartphone bloccati o utilizzati per fare furti o altro e VIVO non deve essere complice di queste pratiche diffuse per farla franca. La sicurezza prima di tutto.

Sono appassionato di tecnologia sin dalla tenera età, coltivo la mia passione con aggiornamenti quotidiani e non mi lascio scappare proprio nulla. Ho creato HowTechIsMade per condividere con voi le mie passioni ed aiutarvi ad avere un approccio più semplice con la tecnologia.