Funziona tramite il Bluetooth, invia un SMS all’utente se è stato vicino ad un contagiato e sarà utilissima per tracciare contagi e spostamenti degli Italiani
Immuni sarà l’applicazione che dai primi di maggio, dopo la fase 2 dell’emergenza sanitaria, quando il lockdown verrà allentato, e che permetterà di tracciare gli spostamenti degli Italiani per prevenire ulteriori contagi e allertare subito se si è venuti a contatto con un contagiato. Questa sarà il punto di partenza per avere contezza dei contagi ed evitare che si espanda in caso di un alto numero di contagiati da COVID-19.
Specifichiamo sin da subito che l’utilizzo dell’app Immuni non sarà obbligatoria, non userà il tracciamento GPS ma solo quello bluetooth ed i dati raccolti saranno completamente anonimi. Dall’applicazione ogni utenti dovrà aggiornare il proprio quadro clinico con situazione attuale oltre che sesso, età, malattie pregresse, farmaci assunti ed altro.
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Immuni, è sviluppata da Bending Spoons e sarà disponibile gratuitamente per lo Stato italiano, ed al momento non è disponibile, lo sarà i primissimi giorni di maggio 2020, ed il funzionamento non è stato spiegato nel dettaglio e non sappiamo come sarà l’interfaccia grafica.
E’ sicuro che l’app Immuni sarà facile da usare ma sarà poi cura dell’utente aggiornare i dati e fornire i relativi accessi ai permessi sullo smartphone, sarà richiesto in fase di configurazione iniziale. Non conosciamo altri dettagli tecnici e funzionali ma aggiorneremo l’articolo non appena verrà resa disponibile.
Almeno inizialmente, si parla di fine aprile, l’app sarà resa disponibile ad un numero limitato di cittadini volontari, che faranno da test per l’applicazione, ma secondo i primi studi, per avere una validità accurata, l’app dovrà essere scaricata ed usata da circa il 60% dei cittadini Italiani, quindi circa 40 milioni di persone.
Da quanto emerso in questi giorni, l’app potrebbe essere distribuita inizialmente in alcune regioni d’Italia, per iniziare i test e poi distribuirla su tutto il territorio italiano. La vedo molto dura che l’app si diffonda così come previsto, sopratutto per i rischi di privacy che potrebbe nascondere dietro, ma attendiamo tutti i dettagli tecnici di funzionamento per capire meglio.
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