I consumatori vogliono avere lo streaming gratuito e non abbonarsi a più piattaforme
Se la guerra allo streaming è appena iniziata con i vari servizi che si stanno dando lotta a tutto spiano, il 2020 ed il futuro vede però lo streaming a basso costo o totalmente gratuito. Questo è quanto emerso dall’analisi di Dan Ives, esperto di Wedbush, per Yahoo Finance, che prevede un disinteressamento dai servizi a pagamento in favore di quelli gratuiti.
Si perché, di fondo c’è l’accesso e conseguente abbonamento a pagamento, a diversi servizi di streaming per vedere i contenuti esclusivi, che con il tempo sta diventando un problema per molti utenti che dunque virano verso soluzioni a basso costo e gratuite come IPTV e offerte all-inclusive.
Tutti i sistemi attualmente in piedi, sono ovviamente illegali, e permettono di accedere in pratica a tutte le piattaforme di streaming come Netflix, Sky, DAZN, Mediaset Premium, Amazon Prime Video e molti altri pagando un unico abbonamento a circa 10/20 euro al mese, senza doversi abbonare ai diversi servizi, pagando almeno il triplo del costo sostenuto.
Il modello vincente per lo streaming gratuito, già attivo parzialmente con Prime Video che è incluso in una serie di servizi a pagamento, oppure di NBC con il lancio di Peacock, che prevede la visione gratuita dei contenuti a fronte della visione di annunci pubblicitari mirati.
Personalmente trovo fastidioso sottoscrivere decine di abbonamenti per accedere alle diverse piattaforme di streaming, ma è anche vero che solo con questo modello i vari provider possono investire in contenuti unici e di qualità elevata. Mentre offrendo servizi gratuiti il più delle volte si perde in qualità.
Nel corso dei prossimi anni si dovrà creare un modello di visione dei contenuti in streaming che faciliti la visione a tutti, senza dover sottoscrivere costosi e numerosi abbonamenti, ma offrendo un catalogo ampio senza dover per forza pagare. Il futuro dello streaming è gratuito.
