TikTok ha testato segretamente la funzione di Deepfake ma al momento ci sono solo smentite e codice nascosto nell’app
TikTok è l’app del momento, un nuovo social network che mette la musica e la creatività al centro delle condivisioni, è sempre sotto controllo sopratutto da parte delle autorità. Ora all’orizzonte potrebbero esserci nuovi problemi con l’applicazione preferita dai giovanissimi.
ByteDance, società proprietaria di TikTok, continua ad essere nell’occhio del ciclone, prima per problemi di privacy, è stata anche bandito l’utilizzo dell’app nella Marina Miliare Americana e poi da parte delle autorità per l’acquisizione di Musical.ly in TikTok che è sotto inchiesta da parte del Committee on Foreign Investment.
TikTok starebbe sviluppando la funzionalità di deepfake, che potrebbe permettere agli utenti di utilizzare il loro volto al posto di quello di altri, usando l’intelligenza artificiale per ottenere il massimo risultato. La funzione è ben nascosta a livello di codice anche se sarebbe già in fase di test sia sull’app di TikTok che sulla gemella cinese Douyin, che permette di creare video falsi con un risultato incredibilmente veritiero usando il nostro volto.
Come vedete nella foto presente nell’articolo, sarà sufficiente fare una scansione biometrica del volto usando la fotocamera anteriore, e poi scegliere il video che vogliamo falsificare. In pochi attimi verrà creato un video deepfake molto realistico, ma la funzione sarebbe già sotto controllo da parte del web che è preoccupato per la fine che potrebbero fare i nostri dati come quelli del Face ID raccolti dall’iPhone.
Il noto sito TechCrunch ha ricevuto ulteriori informazioni su questa funzione che è stata sviluppata dalla startup israeliana Watchful.ai che aveva scoperto il codice delle funzione nella versione TikTok per Android, e proprio attivando la funzione in Douyin (app gemella cinese) ha notato dei cambiamenti dei termini di servizio riguardanti la privacy e l’uso della funzione deepfakes.
Al momento TikTok ha annunciato che la funzione non è presente nell’app pubblicata, ma che al momento non trova conferme concrete a livello di codice sorgente dell’applicazione che ha questa funzione troppo facile da attivare e speriamo che si faccia chiarezza quanto prima.
