Gli Stati Uniti non si fidano ancora di Huawei e prorogano di quasi 3 mesi il BAN definitivo. Ecco i nuovi aggiornamenti
E’ ancora guerra aperta tra Cina e Stati Uniti. Se da un lato c’è la battaglia a suon di dazi, dall’altra si attacca a colpi di BIT con il blocco alla vendita di dispositivi e tecnologie Americane al produttore Cinese Huawei. Il BAN dunque si allunga quasi fino a fine febbraio 2020, ma non è tutto oro quello che luccica.
Si perché il BAN è solo di interesse solo per permettere alle aziende americane di sostituire i ripetitori 3G e 4G con altri non Huawei per non lasciare al buio zone rurali del paese. Al centro della battaglia tecnologica c’è la sicurezza del paese, con i Cinesi che spierebbero gli americani proprio grazie all’utilizzo di hardware modificato e controllato a distanza.
Gli Stati Uniti dunque continuano veloci a slegarsi da Huawei, e nei prossimi mesi l’utilizzo di tecnologie Cinesi potrebbe essere pari a zero e quindi decidere di bannare definitivamente Huawei dagli Stati Uniti e mettere in seria difficoltà un’azienda che è tra i leader mondiali nel campo di sviluppo e ricerca delle telefonia e non solo.
BAN: E Huawei come si comporta?
Huawei ha già una sconfitta pensate con la serie Mate 30 che è fortemente penalizzata poichè non arrivato sul mercato con i servizi Google. Ora, sebbene lo sviluppo di HarmonyOS prosegua a ritmo serrato, la scadenza di marzo 2020, data di presentazione della gamma P, con il P40 (Lite, Normale e Pro) che dovrebbero arrivare proprio a scadenza del BAN e forse salvare o buttare nel baratro Huawei.
“Lunedì 18 novembre scadrà la proroga della sospensione da parte del governo USA. Questo porta nuovamente alla ribalta la notizia sulla sospensione della licenza ufficiale per Android. Negli ultimi mesi il problema è stato spesso mal interpretato e ci sono state numerose notizie fuorvianti. Dalle app che non funzioneranno più alla speculazione secondo cui Android sparirebbe nottetempo dai dispositivi.
Onde anticipare queste speculazioni, che causano dubbi e incertezze per molti utenti e lettori, vogliamo aggiornarvi sulla situazione attuale, Perché a dispetto di qualsiasi decisione da parte del governo USA, la nostra promessa per il futuro continua a essere valida.
In altre parole, indipendentemente dalla decisione, non ci sono restrizioni né in termini di funzionalità per i dispositivi Huawei né in termini di sicurezza e funzionamento futuri. continueremo a fornire patch di sicurezza e aggiornamenti software per i modelli attuali, attraverso il progetto AOSP. Questo è valido per tutti i modelli già venduti e per quelli attualmente sul mercato.
Per esempio alcuni dei modelli più popolari, come le serie P30 e Mate 20, stanno per ricevere l’aggiornamento ad Android 10. Anche in termini di applicazioni tutto rimarrà invariato. I nostri utenti potranno continuare a utilizzare le proprie applicazioni e a godere del servizio di garanzie e assistenza post-vendita. Indipendentemente dalle trattative con gli USA, niente cambierà per i nostri utenti.
Continueremo a lavorare con i nostri partner globali per garantire innovazioni tecnologiche ai nostri utenti in tutto il mondo. Il nostro impegno e i nostri obiettivi non cambieranno. I nostri utenti vengono per primi, indipendentemente dalle sfide che dovremo affrontare.”
Dunque a distanza di quasi 6 mesi dall’inizio del BAN tra rinvii e proroghe la soluzione sembra molto lontana e Huawei e Stati Uniti sono ancora in guerra aperta e a pagarne le conseguenze siamo sempre noi consumatori che non vediamo dispositivo Huawei nuovi e tecnologie, 3G, 4G e 5G ferme al palo.
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